E' stata pubblicato sulla G.U. (GU Serie Generale n.180 del 18-07-2020) il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA sull'Indizione del referendum popolare confermativo relativo all'approvazione del testo della legge costituzionale recante «modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019. (20A03946) .
In attesa delle Delibere di riferimento dell'Agcom e del Regolamento della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi "Disposizioni in materia di comunicazione politica, tribune, messaggi autogestiti e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in relazione alla campagna per il referendum popolare confermativo indetto per il giorno 20 e 21 settembre 2020", il Corecom Liguria rammenta che le norme contenute nella legge nazionale 28 del 2000 dispongono che all'articolo 9: "Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni. Le emittenti radiotelevisive pubbliche e private, su indicazione delle istituzioni competenti, informano i cittadini delle modalità di voto e degli orari di apertura e di chiusura dei seggi elettorali".
Dalla stessa data (18 luglio 2020) entrano in vigore anche le disposizioni regolamentari per i programmi di comunicazione politica e di informazione, i messaggi politici autogestiti gratuiti e a pagamento, i sondaggi politici ed elettorali.
Altresì il Corecom ricorda che dal 18 luglio 2020 si è entrati nel c.d. periodo di par condicio, la cui utilizzazione sta per indicare la parità di trattamento e l'imparzialità da assicurare a tutti i soggetti politici per l'accesso ai mezzi di comunicazione.
In questo periodo si raccomanda particolare attenzione alla tutela del pluralismo, che è uno dei compiti principali che la legge istitutiva dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – AGCOM - (legge 249/1997) attribuisce all’Autorità medesima e a livello decentrato al Corecom, in qualità di organo periferico dell’Autorità stessa.
Per questo motivo le regole della par condicio divengono più stringenti nei periodi elettorali per i quali vigono norme speciali (legge 28/2000) e in occasione dei quali l'Autorità e la Commissione parlamentare di vigilanza emanano appositi regolamenti destinati rispettivamente alle emittenti private e alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (RAI). Alle norme più stringenti della par condicio fa capo anche la disciplina della comunicazione istituzionale (art. 9 della L. 28/2000), cui sono soggette tutte le pubbliche amministrazioni.
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/07/18/20A03946/SG
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 138 e 87 della Costituzione;
Vista la legge 25 maggio 1970, n. 352, recante: «Norme sui
referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa
del popolo», e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 5 marzo 2020,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 57
del 6 marzo 2020, con cui, in considerazione delle misure disposte
per il contrasto, il contenimento, l'informazione e la prevenzione
sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, è
stato revocato il decreto del Presidente della Repubblica del 28
gennaio 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana n. 23 del 29 gennaio 2020, con il quale è stato indetto,
per il giorno di domenica 29 marzo 2020, il referendum popolare
confermativo avente il seguente quesito: «Approvate il testo della
legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59
della Costituzione in materia di riduzione del numero dei
parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019»;
Visto l'articolo 81 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con
il quale, in considerazione dello stato di emergenza sul territorio
nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di
patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, dichiarato con
delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, il termine
per l'indizione del referendum, in deroga a quanto previsto
dall'articolo 15, primo comma, della legge 25 maggio 1970, n. 352, è
stato fissato in duecentoquaranta giorni dalla comunicazione
dell'ordinanza che lo ha ammesso;
Vista l'ordinanza dell'Ufficio centrale per il referendum,
costituito presso la Corte suprema di cassazione, emessa il 23
gennaio 2020, depositata e comunicata in pari data, con la quale è
stata dichiarata legittima e ammessa la richiesta di referendum
popolare, ai sensi dell'articolo 138, secondo comma, della
Costituzione, per l'approvazione del testo della legge costituzionale
concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione
in materia di riduzione del numero dei parlamentari»;
Visto l'articolo 1-bis, comma 1, del decreto-legge 20 aprile 2020,
n. 26, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 giugno 2020, n.
59, il quale, al fine di assicurare il necessario distanziamento
sociale, ha stabilito che le operazioni di votazione per le
consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2020 si svolgono,
in deroga a quanto previsto dall'articolo 1, comma 399, della legge
27 dicembre 2013, n. 147, nella giornata di domenica, dalle ore 7
alle ore 23, e nella giornata di lunedì dalle ore 7 alle ore 15;
Visto il comma 3 dell'articolo 1-bis del decreto-legge 20 aprile
2020, n. 26, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 giugno
2020, n. 59, secondo cui per le consultazioni elettorali di cui
all'articolo 1 del medesimo decreto resta fermo il principio di
concentrazione delle scadenze elettorali di cui all'articolo 7 del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni,
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, che si applica, altresì, al
referendum confermativo del testo di legge costituzionale recante
«Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di
riduzione del numero dei parlamentari», pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 240 del 12 ottobre 2019;
Ritenuto, pertanto, di far coincidere la data del referendum
confermativo con quella delle elezioni suppletive e delle elezioni
amministrative in considerazione di esigenze di contenimento della
spesa anche connesse alle misure precauzionali individuate per la
tutela della salute degli elettori e dei componenti di seggio;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella
riunione del 14 luglio 2020;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di
concerto con i Ministri dell'interno e della giustizia;
Emana
il seguente decreto:
E' indetto il referendum popolare confermativo avente il seguente
quesito:
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente
"Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di
riduzione del numero dei parlamentari", approvato dal Parlamento e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240
del 12 ottobre 2019».
I relativi comizi sono convocati per i giorni di domenica 20
settembre e di lunedì 21 settembre 2020.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Dato a Roma, addì 17 luglio 2020
MATTARELLA
Conte, Presidente del Consiglio dei
ministri
Lamorgese, Ministro dell'interno
Bonafede, Ministro della giustizia
Lunedì, 20 Luglio 2020 09:32
Referendum sulla riduzione dei parlamentari
Referendum popolare confermativo del 20 e 21 settembre 2020 relativo al testo della legge costituzionale