A seguito della pubblicazione dei cinque decreti del Presidente della Repubblica del 6 aprile 2022 e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, Parte I, del 7 aprile 2022 n. 82, serie generale, con i quali sono stati indetti i seguenti referendum (si ricorda che dal 7 aprile 2022 è entrata in vigore la par condicio):
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 aprile 2022 Indizione del referendum popolare per l'abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 aprile 2022 Indizione del referendum popolare per la limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell'ultimo inciso dell'art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 aprile 2022 Indizione del referendum popolare per la separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 aprile 2022 Indizione del referendum popolare per la partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei Consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei Consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 aprile 2022 Indizione del referendum popolare per l'abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.
e la cui convocazione dei relativi comizi elettorali per il giorno di domenica 12 giugno 2022, è iniziato il periodo elettorale referendario di par condicio dal giorno 7 aprile 2022.
A seguito dell'indizione delle elezioni amministrative, il cui periodo di par condicio coincide con la campagna referendaria e confluirà nel cosiddetto election day domenica 12 giugno prossimo, con eventuale turno di ballottaggio domenica 26 giugno per le amministrative.
Con riferimento alle Pubbliche Amministrazioni, si applicano le disposizioni sulla comunicazione istituzionale contenute nella Legge 22 febbraio 2000 n. 28 (Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione pubblica) e successive modificazioni, la quale prevede specifiche limitazioni alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento di attività di comunicazione (articolo 9) e definisce i criteri cui debbono attenersi la concessionaria pubblica e le emittenti radio televisive private nei programmi di informazione.
L'art. 9 della medesima Legge restringe il campo delle attività di comunicazione istituzionale consentite in tale periodo, solo a quelle "indispensabili" e purché svolte in forma "impersonale".
A corollario di quanto indicato, inoltre la disciplina della comunicazione istituzionale è contenuta nella legge 7 giugno 2000 n. 150 (Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni).
Tutte le delibere di riferimento di Agcom e della Commissione Parlamentare di vigilanza sono contenute nella pagina dedicata sul sito www.corecom.regione.liguria.it.
Il Corecom Liguria comunica le modalità con cui segnalare eventuali violazioni della normativa in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione nel corso della campagna referendaria:
1) Segnalazione di violazione del divieto di comunicazione istituzionale previsto dall'articolo 9 della legge numero 28 del 2000.
La segnalazione deve essere inviata alla pec Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. all'attenzione del Corecom Liguria.
La segnalazione deve inoltre indicare nell'oggetto la dicitura "Segnalazione in materia di divieto di comunicazione istituzionale in par condicio", deve essere sottoscritta dal dichiarante e corredata dal suo documento di identità in corso di validità, deve contenere una descrizione circostanziata dei fatti contestati ed essere accompagnata dalla documentazione comprovante l'avvenuto invio anche all'amministrazione pubblica interessata dalla violazione;
2) Segnalazione di violazione della normativa in materia di par condicio da parte di un'emittente radiotelevisiva locale o di un editore locale.
La segnalazione deve essere inviata alla pec Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. all'attenzione del Corecom Liguria.
La segnalazione deve inoltre indicare nell'oggetto la dicitura "Segnalazione in materia di par condicio", deve essere sottoscritta dal dichiarante e corredata dal suo documento di identità in corso di validità, deve contenere una descrizione circostanziata dei fatti contestati ed essere accompagnata dalla documentazione comprovante l'avvenuto invio anche all'emittente o all'editore presso cui è avvenuta la violazione e al Gruppo della Guardia di Finanza nella cui competenza rientra il domicilio dell'emittente o dell'editore.
Per ogni richiesta di informazione sarà possibile contattare il Corecom via e-mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., nonché telefonicamente al numero della Segreteria (010) 5485734 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12.30.