Par condicio

L'espressione latina par condicio è utilizzata per indicare la parità di trattamento e l’imparzialità da assicurare a tutti i soggetti politici per l’accesso ai mezzi di comunicazione.
La tutela del pluralismo è uno dei compiti principali che la legge istitutiva dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – AGCOM - (legge 249/1997) attribuisce all’Autorità medesima.
Le regole della par condicio divengono più stringenti nei periodi elettorali per i quali vigono norme speciali (legge 28/2000) e in occasione dei quali l’Autorità e la Commissione parlamentare di vigilanza emanano appositi regolamenti destinati rispettivamente alle emittenti private e alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (RAI). Alle norme più stringenti della par condicio fa capo anche la disciplina della comunicazione istituzionale (art. 9 della L. 28/2000), cui sono soggette tutte le pubbliche amministrazioni.
A livello locale, l'attività di vigilanza è rimessa ai competenti Comitati regionali per le comunicazioni.

Il Corecom svolge tre tipologie di attività:
• supporto e informazione sia nei confronti della emittenti radiotelevisive che delle pubbliche amministrazioni che dei soggetti politici
• istruttoria delle segnalazioni di presunta violazione della par condicio: contestazione dei fatti al soggetto segnalato; analisi delle controdeduzioni, convocazione delle parti per giungere ad una soluzione compositiva quando possibile; proposta di sanzione/archiviazione all’Autorità
• gestione della procedura amministrativa relativa agli spazi riservati dalle emittenti radiotelevisive ai soggetti politici per la messa in onda dei messaggi autogestiti gratuiti (MAG) e rendicontazione dei rimborsi spettanti alle emittenti sulla base del numero di spot elettorali effettivamente trasmessi.

Messaggi autogestiti gratuiti (MAG)
Nell’ambito della vigilanza sul rispetto della parità di accesso ai mezzi di comunicazione locali durante le campagne elettorali o referendarie (cd. par condicio), il Corecom si occupa anche della gestione della procedura amministrativa relativa agli spazi che le emittenti radiotelevisive locali possono riservare ai soggetti politici per la messa in onda di messaggi autogestiti gratuiti (MAG).
La disciplina dei messaggi è contenuta nella legge 22.2.2000, n. 28 e nel D.M. Comunicazioni 8.4.2004 “Codice di autoregolamentazione in materia di attuazione del principio del pluralismo, sottoscritto dalle organizzazioni rappresentative delle emittenti radiofoniche e televisive locali, ai sensi dell'art. 11-quater, comma 2, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, come introdotto dalla legge 6 novembre 2003, n. 313”. In particolare, l’art. 4 della legge 28/2000 prevede che lo Stato eroghi un rimborso alle emittenti radiofoniche e televisive locali che si siano rese disponibili a trasmettere MAG durante le campagne elettorali o referendarie. La procedura in capo al Corecom si conclude con l’approvazione di una delibera recante la proposta di ripartizione dei rimborsi dei messaggi trasmessi, rendicontati dalle società esercenti le emittenti che si sono rese disponibili ad ospitare i MAG.
L’erogazione del rimborso avviene attualmente per il tramite della Giunta regionale.

Come ottenere il rimborso
Il rimborso viene erogato, a domanda, per gli spazi effettivamente utilizzati e congiuntamente attestati dalla Società esercente l’emittente locale e dal soggetto politico. Al fine della richiesta del rimborso la Società deve produrre la seguente documentazione:

1. modulo sottoscritto dal legale rappresentante della Società esercente l’emittente che riporti la ragione sociale dell’impresa, l’indicazione dell’emittente e i dati necessari per l’effettuazione del bonifico
2. riepilogo generale con l’elenco dei soggetti politici che hanno usufruito degli spazi e numero dei messaggi trasmessi per ciascun soggetto
3. attestazioni congiunte sottoscritte dal legale rappresentante della Società esercente l’emittente e dal rappresentante elettorale del soggetto politico che ha fruito degli spazi; l’attestazione deve contenere il numero dei messaggi trasmessi.

Più puntuali informazioni sulla presentazione delle domande e sui termini del procedimento vengono fornite dall’AGCOM e dal Corecom in occasione delle singole tornate elettorali e referendarie.

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Delibere dell'Agcom riguardanti segnalazioni e violazioni nell'ambito territoriale del Corecom Liguria

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